Gli spot che affrontiamo, specialmente quelli nella nostra fantastica pianura, sono abitati da più specie. Che cosa possiamo trovare?
Bhè, oltre a tutte le tipologie di carpe, come la specchio, la comune e l’amur, possiamo incappare in siluri di dimensioni rilevanti, perca, aspi, carassi! Varietà che si sono abituate ad habitat davvero difficili, dove d’estate le acque s’inquinano velocemente di scarti delle industrie e degli scarichi abusivi vicino campi d’irrigazione, mentre d’inverno i livelli minimi non vengono rispettati dalle bonifiche delle varie province, portando i livelli di ossigeno bassissimi e rischiando di far morire congelati tutti i pesci.A parte questo aspetto davvero tragico e criticabile in ogni sua parte, abbiamo a volte la fortuna di portare a casa foto di catture inaspettate, come grandi siluri e simpatici carassi o scardole che vengono ingannati dalle stesse esche impiegate per invogliare i ciprinidi sopra elencati.
Un esempio sono state due uscite dedicate alla ricerca di carpe di grosse dimensioni, una nella nostra provincia ed un’altra spostandoci verso nord in un tratto una volta conosciuto per i grandi lucci, oggi abitato da carpe e siluri.
Vi chiedete come avremo fatto a portare a guadino pesci del genere; diciamo che il combattimento è stato abbastanza davvero duro, ma le attrezzature Caccia Ottobre Rosso non hanno fatto una piega, a parte le canne che hanno piegato davvero bene! Le esche impiegate, piccoli worm dressati su ami da carpe e gamberi voluminosi che grazie alle loro vibrazioni hanno attirato l’attenzione di questi bei siluri i quali dopo aver spaventato tutto il pesce foraggio hanno allontanato rapidamente tutte le carpe in zona.
Perciò ricordate sempre, che se lo spot che battete è abitato da questi simpatici pescioloni dovete sempre portarvi dietro un bel guanto e non avere mai paura dei terminali che come già consigliato in articoli precedenti non devono scendere sotto lo 0.25 fluorocarbon (anche 0.28).
Ed ecco un po’ di catture inaspettate!
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