Pesca in laghetto

PESCARE IN LAGHETTO

 

 In molti laghi a pagamento è possibile praticare la pesca delle carpe a mosca con l’ausilio di esche che vanno ad imitare pellet, pane e mais; come già detto più volte in altri articoli la nostra pesca è consigliata in ambienti con profondità non superiori a 150cm a causa della mancanza di visibilità. Fattore che aumenta anche a 2 metri nel caso in cui l’acqua fosse più pulita; diverso invece è l’approccio in laghi e spot molto larghi e profondi dove indipendentemente dalla qualità dell’acqua il consiglio è di provare a pasturare appunto come in tutti gli spot a pagamento per avvicinare alla superficie i nostri obiettivi.
Breadfly
Pellet affondante

 

La pastura secondo il nostro principio ed approccio di pesca è ben lontana dalla tecnica che usiamo tutti i giorni, ma nel caso in cui avessimo poche ore di tempo o nel caso in cui volessimo provare nuovi loop e nuove attrezzature questi spot diventano davvero divertenti e in alcuni casi molto tecnici.

Perché spendere così tante parole per questo tipo di pesca? Perché, per chi come noi ama l’avventura e gli spostamenti repentini e la ricerca, in questi momenti si fa un passo indietro e si va a riattraversare le vecchie tecniche tradizionali, con le quali quasi tutti hanno incominciato ad appassionarsi al mondo della pesca!

Entriamo nello specifico e in quest’esperienza la quale può essere il modo migliore per avvicinare il pescatore più piccolo alla tecnica della PAM!

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La cattura della giornata!

L’attrezzatura può variare da canne 9’ a canne più lunghe con potenze variabili dalla # 6 alla coda # 9; perché così tanta variabilità?

Canna linea CacciaOttobreRosso #7 #8 #9

Questo perché dipende come sempre dalle specie che popolano l’habitat che stiamo affrontando e dalle distanze che vogliamo raggiungere! Aspetto importantissimo proprio quest’ultimo, difatti in molti laghetti le carpe sono abituate dal rumore creato dai veicoli e dalla voce dei pescatori; in altri invece sono molto sospettose e questo le induce ad allontanarsi dalle sponde e rimanere a centro lago.

Così si va a scegliere nel modo più opportuno la nostra attrezzatura e il metodo di pastura!

Nel mio caso ho affrontato uno spot abbastanza grande con scalini a poche cm dalla riva e profondità medie tra 3 e 4 metri; carpe di grandi dimensioni e soprattutto grosse Amur. Le abitudini alimentari di questi pesci sono variabili come sempre in funzione delle stagioni, ma grazie ad un’attenta ricerca mi sono accorto che sono in continua ricerca in superficie di alimenti anche di grandi dimensioni così il primo approccio fu il pellet galleggiante e il fioccato per creare nubi vaporose e visibili (sotto consiglio del socio Federico). Purtroppo abbiamo incuriosito solo pochi esemplari ed ottenendo piccoli risultati, così abbiamo deciso di approcciarci con il classico pane e in una giornata di vento abbiamo notato che le carpe salivano a mangiare violentemente la nostra pastura; l’ultima volta mi sono recato sullo spot e il vento era quasi assente e così ho iniziato a pasturare con piccoli pezzi di pane a centro lago e gradualmente aumentavo dimensione e mi avvicinavo con la pastura così ottenendo grandi mangianze!!!

I risultati: come potete ben vedere sono stati soddisfacenti e con mangiate una diversa dall’altra! Come ferrare? Bhè il più delle volte si “autoferrano” le nostre amiche carpe ed in altri casi facevo attenzione ad un’eventuale spostamento anomalo della congiunzione tra coda DT Floating e TIP!

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Regina del Wild Lake

Fondamentale è lanciare in prossimità della mangianza e lasciare quasi ferma la nostra esca (in questo caso Bread Fly), oppure recuperarla piano piano sempre con un piccolo margine di coda “morta” in modo tale da lasciarle il movimento naturale. Il terminale ovviamente non consigliamo di scendere sotto lo 0.28 (fluorocarbon, o classico nylon in funzione della visibiltà) e di non fare più di tre spezzoni, in modo tale da essere il più diretti possibili ed efficaci sulla ferrata!!!

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Un’altra sorpresa
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Piccola Amur cattivissima!

Buona visione!

Nel video vedrete come una coda#9 è stata messa a dura prova da esemplari di medie dimensioni! Piccola accortezza che ho adottato è stato rimanere in piedi su di una sedia per avere maggior visibilità sulle mangianze!

Dotarsi di un buon guadino da carpfishing è fondamentale per portare a riva al meglio la nostra cattura e un buon materassino, anche artigianale, per avere la massima cura del pesce. Qualche foto e il rilascio, previa ri-ossigenazione opportuna a per far riprendere gradualmente le forze alla nostra amata creatura!

 

2 Risposte a “Pesca in laghetto”

    1. Ciao Andrea, puoi optare all’uso tradizionale di FOAM e creare piccole palline sagomate a mano ed innescarle direttamente sull’amo;poi eventualmente proporle in stile carpfishing, perciò fatte passare in un’asola di fluorocarbon ed avere cosi una presentazione più veritiera; ti consigliamo di provare i nostri materiali come Softworm, Woolworm, Flat ciniglia e Fake ciniglia per creare imitazioni diverse affondanti. Dressati sull’amo, creando piccole palline compatte. Una scelta che sta sempre in te se fare o meno…tentar non nuoce!

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