La pesca in laghetto

Pescare in laghetto secondo Caccia Ottobre Rosso

Caccia Ottobre Rosso di norma si trova lungo fiumi e laghi selvaggi ed oggi invece si trova lungo le sponde di un lago, normalmente definito anche cava o carpodromo.

Quando si pensa alla pesca della carpa con la tecnica della mosca, si è soliti infatti ad associarla alla ricerca di questo pesce in specchi d’ acqua dove è necessario pagare un biglietto od essere soci di una cava, pertanto Caccia Ottobre Rosso vi elencherà tutto quello che dovrete sapere per affrontare al meglio questo modo di vivere tale tecnica.

Regina di lago

 

È opportuno ben differenziare quanto normalmente facciamo lungo un canale, fiume o lago libero, poiché in quel caso la ricerca è molto attiva, ma soprattutto itinerante; nel caso della pesca in laghetto, o “pond” come chiamano gli inglesi, la tecnica è principalmente statica, rimanendo pertanto in un punto fisso e far avvicinare all’esca il pesce che stiamo cercando.

Per tale motivo, quello di cui abbiamo bisogno è totalmente differente dagli ambienti selvaggi ed è importante anche cambiare il modo di pensare e ragionare.

Tutto ciò perché gli spot sono molto più ampi e le abitudini alimentari delle carpe sono calibrate sulla base di ciò che i pescatori usano per pasturare.

 

L’attrezzatura:

pescando in laghetti per la pesca sportiva, oppure in laghi dedicati solo alla pesca alla Carpa (carpodromi), le taglie dei pesci potranno essere veramente interessanti, infatti ci si può trovare tranquillamente a combattere con pesci di taglie che possono superare anche i 16 kg.

Opta per un’attrezzatura che ti faccia divertire, ma allo stesso tempo che non sia troppo sottodimensionata, o sovradimensionata, per non arrecare danno ai pesci che vivono nello spot.

Ti consiglio canne della lunghezza di 9’, 9.6’ ed anche 10′ per code #6 – #7 -#8, dall’azione parabolica ed allo stesso tempo con una riserva di energia verso la parte del tallone della canna stessa, questo per garantirti strikes ad ogni mangiata.

Sorpresa!

Una volta scelta la canna è molto importante avere un mulinello dotato di un’ottima frizione micrometrica, sul quale dovete caricare almeno 100 metri di un ottimo backing, in modo da evitare di rincorrere la carpa per tutto il laghetto, e di disturbare così eventuali altri pescatori.

Dopo di ché, abbinate una coda di topo galleggiante o con la punta semi affondante di taglia #6 o #7 o #8; una volta collegata la coda di topo al backing, dovrete passare alla scelta di un ottimo finale conico, con un Tip di 0.25-0.28, meglio se in fluoro carbon.

Anche nel caso peschiate in acque pulite, mai scendere sotto al diametro dello 0.22, anche se i pesci rifiutano l’esca.

Altro attrezzo fondamentale e spesso d’obbligo nei laghetti è un materassino o culla, per evitare di fare soffrire il pesce (molti laghi li hanno già in dotazione) e non dimenticate, un buon guadino dalla testa generosa e con rete gommata, oppure un guadino da carpfishing, anche se grandi e ingombranti ricordate che in questa tecnica sarete principalmente sempre sullo stesso punto, pertanto non dovrete puntare alla leggerezza, bensì alla sicurezza di portare a riva il pesce senza alcun problema.

A questo punto avrete scelto lo spot,avrete il tutto il necessario per pescare in totale sicurezza le carpe, pertanto il passaggio successivo è capire quali sono le tecniche di pesca e le modalità per garantirvi catture.

La tecnica:

nella pesca alla Carpa in laghetto si utilizzano solitamente 3 tecniche differenti tra loro; andiamole ad analizzare:

Partiamo da quella più emozionante e divertente, cioè la pesca a galla: pesca a vista che nei laghi dove si può effettuare sarà possibile eseguirla con l’aiuto di pasturazione di pane.

La scelta della nostra “mosca” sarà la famosissima Bread fly, ovvero la mosca-pane.

mosca pane o bread fly

I materiali con cui sarà costruita dovranno avere ottime qualità di galleggiamento, in quanto andranno ad imitare un piccolo o grandi pezzetti di pane caduti in acqua.

Nel caso in cui non si posa utilizzare il pane, possiamo utilizzare come richiamo i pellet galleggianti, o dove possibile i famosi biscottini per cani.

pellet-biscottino floating

Scelto la zona ideale dove indirizzare la nostra pescata si inizia a richiamare il pesce con lancio di “pastura” in un’area abbastanza concentrata, evitando zone troppo ampie; dopodiché si attende che le carpe salgano ed inizino a bollare su quanto lanciato in acqua e con lanci precisi, delicati si cerca di fare cadere la nostra insidia il più vicino possibile al pesce indaffarato a mangiucchiare!

Consiglio: non eccedere con la pasturazione.

Altra tecnica importante, è quella a fondo.

Si tratta di una pesca dove “grattiamo” il fondo con l’esca, meno emozionante, ma molto catturante!

tra le esche consigliate troviamo, il pellet affondante!

Solitamente i laghetti di pesca sportiva, o carpodromi non hanno profondità elevate, ed una coda galleggiante, oppure coda con punta affondante andranno benissimo; anche qui scelta la zona di pesca si inizia a richiamare il pesce sempre tenendo una zona abbastanza ristretta, poi si lancia la nostra insidia attendendo che arrivi sul fondo, pertanto in questo caso le nostre imitazioni dovranno essere appesantite in modo tale da poter entrare in pesca il prima possibile.

Non appena la nostra coda di topo si sarà fermata sulla superficie rimaniamo concentrati su di essa mantenendo la nostra canna da pesca perpendicolare alla superficie in modo che essa possa formare una lettera “L” (vedi foto) .

Questo piccolo accorgimento ci farà capire quado la carpa avrà abboccato senza farle percepire il peso della coda stessa evitando così che possa risputare l’imitazione.

Terza tecnica, è una via di mezzo tra le due elencate, ovvero, la pesca in calata.

Qui si utilizza prevalentemente il pellet come richiamo, come “mosca” utilizzeremo un’imitazione di pellet senza appesantimento, ma realizzata in materiale che “beve” acqua, tipo ciniglia ed affini.

Questa tecnica è specifica per i carpodromi e si pratica a corto raggio, spesso a 2-3 metri da riva ed in tal caso, per richiamare il pesce si utilizza cucchiaione da pastura oppure un lancia pellet/boiles, che solitamente si utilizzano nel Carp Fishing e ci servirà per lanciare palle di pastura o piccole quantità di pellet/boiles, in modo quasi continuo e ripetitivo; a questo punto si lancia la nostra imitazione al centro della nostra nuvola di pastura facendo lentamente calare il tutto verso il fondo, le abboccate saranno improvvise e violente in quanto il pesce salirà in modo aggressivo data la furiosa competizione alimentare.

Per praticare tutte e 3 le tecniche abbiamo da consigliarvi anche degli esempi di terminali, specifici per questo genere di pesca, i quali abbiamo testato nel corso di tutte le pescate; ci teniamo comunque a precisarvi che potrete tenerli in considerazione, ma la cosa migliore che si può fare nella pesca è fare prove anche personali, anche perché a volte ciò che permette ad un pescatore di ottenere i risultati, non sempre è valido per altri pescatori, quindi fate anche voi delle prove per arrivare a ciò sentite più vostro.

Pertanto per ogni tecnica di pesca abbiamo messo a punto dei finali specifici che vi andiamo ad elencare.

Pesca a galla: finale conico a nodi dalla lunghezza di 290 centimetri totali.

Si tratta di un finale morbido con un lungo Tip, che ci permetterà di posare le nostre imitazioni galleggianti senza fare troppo rumore in modo da evitare di spaventare le Carpe appena sotto la superficie.

Pesca in calata: finale conico a nodi più corto, della lunghezza totale di 190 totali, realizzato con un corto Tip.

Questo corto finale ci aiuterà nel ferrare tempestivamente le Carpe in quanto mangeranno in velocità sollevate dal fondo, difatti un finale troppo lungo potrebbe ritardare la nostra ferrata.

Pesca sul fondo: si tratta sempre un finale conico a nodi, della lunghezza totale di 260 centimetri, con un corto Tip.

Finale molto semplice e soprattutto pratico, questo perché sarà steso sul fondale grazie anche alla nostra imitazione che sarà appesantita.

Una volta attrezzati con tutto il necessario, ci si può ritenere pronti per affrontare questa tecnica, da considerarsi una vali-
da alternativa a quanto normalmente siamo abituati a praticare. La riteniamo un ottimo modo per avvicinarsi al mondo della pesca a mosca e soprattutto per iniziare a prendere con fidenza con questi pesci, oppure per passare una giornata con gli amici e la famiglia, lungo sponde più accessibili a tutti.